Tra le novità più attese per quanto riguardo la mobilità urbana con il previsto Decreto Rilancio vi è il bonus di 500 euro per l’acquisto di bici e monopattini. Il bonus è stato previsto per favorire gli spostamenti personali senza intasare i mezzi pubblici e quindi evitare assembramenti sugli stessi. Ma, stando alle ultime notizie, non spetterà a tutti.
Non sono previsti limiti di reddito e il bonus coprirà fino al 70% del valore d’acquisto del mezzo, ma non si sa ancora da quando sarà possibile richiedere il bonus. Se la settimana scorsa si pensava potesse essere attivo già dal prossimo 18 maggio, ora tutti i dettagli sono ancora allo studio dell’esecutivo di governo.
I dettagli del provvedimento, che è allo studio del Mit con il ministero dell’Ambiente, sono in via di definizione come detto. La platea di riferimento dovrebbe esser modificata fino alle città sopra 45mila abitanti, per non escludere importanti centri anche capoluoghi.
Al momento però stando al testo attuale per beneficiare del bonus bisognerà essere residenti in città con più di 50mila abitanti e avere la residenza nella stessa città in cui si lavora o si studia. Ciò vuol dire che sarà escluso dal bonus 500 euro bici e monopattini chi vive in piccoli centri con una popolazione inferiore o fino a 50.000 abitanti, ma anche i fuori sede che hanno mantenuto la residenza nella propria città d’origine. Quanto ai mezzi consentiti, si potranno acquistare biciclette, normali e a pedalata assistita, monopattini, monoruota e veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica.
Per quanto riguarda l’erogazione, saranno due le alternative: gli acquirenti potrebbero pagare per intero i mezzi ai commercianti, per poi caricare scontrini e fatture su una piattaforma elettronica e ricevere il rimborso. Oppure, lasciare ai commercianti l’onere della pratica: la bicicletta verrebbe così acquistata già scontata dai consumatori, mentre gli esercenti dovrebbero inserire i documenti di vendita sulla piattaforma per avere il rimborso diretto della somma a carico dello Stato. Un modo per evitare la corsa al click da parte degli utenti.