Sul supplemento ordinario n. 21/L alla Gazzetta ufficiale n. 128 del 19 maggio 2020 è stato pubblicato il Decreto-legge 19 maggio 2020 recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19“.
Il testo del Decreto Rilancio, approvato il 13 maggio 2020 e approvato ieri 19 Maggio in Gazzetta Ufficiale, delinea una maxi manovra da 55 miliardi di euro per contrastare gli effetti economici del coronavirus.
Nel testo definitivo ci sono misure di incentivo come ad esempio il contributo a fondo perduto per le imprese, così come l’incremento del bonus per le partite IVA da 600 a 1.000 euro. Parte anche il reddito di emergenza e sarà rafforzata e semplificata la cassa integrazione.
Particolarmente corposo è il pacchetto delle novità fiscali: con il Decreto Rilancio, confermata la proroga dei versamenti fiscali al 16 settembre 2020, il taglio una tantum di saldo ed acconto Irap, introdotto un sistema di ecobonus del 110%, che tramite un doppio meccanismo di sconto in fattura e cessione del credito promette alle famiglie di poter effettuare lavori di ristrutturazione gratis.
Stessa formula di conferme e nuove introduzioni per potenziare le misure vale per il fronte del Lavoro.
Il decreto Rilancio prevede le seguenti misure per il comparto lavoro:
- conferma e semplificazione della cassa integrazione per coronavirus;
- rinnovo bonus 600 euro, che salirà a 1000 euro per alcune categorie specifiche;
- sussidio temporaneo per le famiglie in difficoltà economiche che non hanno reddito, pensioni o sussidi pubblici;
- proroga Naspi di due mesi in caso di scadenza dell’indennità di disoccupazione;
- indennità per colf e badanti che durante l’emergenza coronavirus non hanno potuto lavorare.
In sintesi le principali novità in arrivo sulla cassa integrazione sono le seguenti:
- la durata massima passa da 9 a 18 settimane con un meccanismo di tre finestre temporali;
- la fine del periodo entro il quale è possibile beneficiare delle regole della cassa integrazione per coronavirus passa dal 31 agosto al 31 ottobre;
- si chiarisce la questione degli assegni familiari.
Viene inoltre prorogata di due mesi l’indennità Naspi e Dis-Coll in scadenza tra il mese di marzo e aprile 2020.
Un bonus anche per colf e badanti: il Decreto Rilancio fornisce le prime indicazioni sull’indennità prevista in favore dei lavoratori domestici.
Per i mesi di aprile e maggio 2020 è previsto un bonus di 500 euro per i collaboratori domestici. Ad averne diritto saranno colf e badanti che, alla data del 23 febbraio 2020, abbiano in essere uno o più contratti di lavoro domestico.
Il bonus spetterà ai lavoratori domestici titolari di un contratto di lavoro pari ad almeno 10 ore settimanali.
Il testo del decreto Rilancio introduce una nuova indennità per i lavoratori danneggiati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19.
In particolare:
- ai soggetti già beneficiari per il mese di marzo del bonus 600 euro previsto dal DL Cura Italia è erogata anche per il mese di aprile 2020 la stessa indennità;
- ai liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data di entrata in vigore del presente decreto, iscritti alla Gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019, è riconosciuta una indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro;
- ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla Gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che siano titolari di rapporti di lavoro la cui durata non si protrae oltre il 31 dicembre 2020 o che abbiano cessato il rapporto di lavoro entro la data di entrata in vigore del presente decreto, è riconosciuta un’indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro;
- ai lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione, non titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI, alla data di entrata in vigore della presente disposizione, è riconosciuta un’indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro;
- ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, con almeno 15 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo, cui deriva un reddito non superiore a 35.000 euro, e non titolari di pensione, è riconosciuta un’indennità per i mesi di aprile e maggio pari a 600 euro per ciascun mese;
- non hanno diritto all’indennità di cui al comma 10 i lavoratori titolari di rapporto di lavoro dipendente o titolari di pensione.
Bonus baby sitter di 1.200 euro fino a settembre, con la parallela estensione dei congedi parentali straordinari, che passano da 15 a 30 giorni.
Il testo del Decreto Rilancio contiene poi una carrellata di novità per le famiglie.
Non solo bonus e congedi: l’ex decreto aprile prevede ulteriori 12 giorni di permessi legge 104 anche per i mesi di maggio e giugno 2020.
L’estensione delle agevolazioni per le famiglie si collega all’estensione del periodo di chiusura delle scuole, con alcune novità di rilievo.
Il bonus baby sitter raddoppia, e potrà essere utilizzato anche per l’iscrizione ai servizi integrativi per l’infanzia, ai servizi socio educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia. Per medici, infermieri ed operatori socio sanitari i voucher passano invece a 2.000 euro.
Per quel che riguarda il congedo parentale straordinario, retribuito al 50% in luogo del 30%, i giorni previsti salgono da 15 a 30 ma solo per i lavoratori dipendenti del settore privato.